Sostenbilità e sviluppo sostenibile.

Ci occupiamo di architettura sostenibile e sostenibilità, dalla ricerca e l’analisi di materiali da costruzione nuovi e alternativi, a tutti quegli aspetti, apparentemente invisibili, che determinano la qualità della vita sia in ambito residenziale che lavorativo. Ci ispiriamo alla prima definizione di architettura ecosostenibile, data nel 1987 da Gro Harlem Brundtland:

«Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri»

Perché l’architettura sostenibile?

Materiali che solo fino a qualche anno fa risultavano essere di nicchia, sono ormai divenuti di uso comune e assolutamente necessari qualora si vogliano perseguire risultati in linea con il concetto di sostenibilità e di benessere fisico del fabbricato e di chi lo vive. Quando parliamo di bioarchitettura, di materiali ecosostenibili, naturali e biologici può sembrare di tornare un po’ indietro, di rifiutare le nuove tecnologie e gli indubbi progressi dell’industria chimica. In realtà è un’occasione per fare una valutazione sul possibile miglioramento della qualità della vita, in riferimento soprattutto agli ambienti nei quali sostiamo più a lungo.

I materiali e le finiture edili, soprattutto se parliamo di abitazioni e ambienti di lavoro, sono elementi fondamentali del comfort interno e possono determinare il livello di benessere indoor delle persone. Lo strato di finitura di quanto ci circonda, muri, pavimenti, mobili, viene chiamato “barriera invisibile” e spesso ci è talmente abituale da risultare impercettibile. È proprio intorno a questa “barriera” che bisogna fare alcune riflessioni.

Salubrità degli ambienti e benessere indoor.

L’uso massiccio di pitture, vernici e prodotti di trattamento delle superfici contenenti diverse sostanze chimiche, può creare problemi connessi all’eccesso di emanazioni gassose provenienti dai prodotti impiegati e alla scarsa traspirabilità delle pareti dell’edificio che tali sostanze determinano. I molteplici componenti che l’industria chimica ha messo a punto sono stati utilizzati prevalentemente per facilitare l’applicazione, la durabilità, la resa di pitture e vernici, ma non sono sempre innocui: i composti organici volatili che evaporano durante l’applicazione, e spesso anche dopo e per lunghi periodi, sono irritanti per le mucose, alcuni sono tossici e possono contribuire al peggioramento della qualità dell’aria interna. A molti di questi prodotti si collegano problemi ambientali dovuti al processo produttivo con il quale vengono realizzati e ulteriori problemi di inquina mento si riscontrano nel processo di smaltimento. L’altro aspetto, non meno importante, è dato dalla mancanza di traspirabilità di alcuni materiali, caratteristica che influenza pesantemente il microclima interno. Ecco il perché della bioedilizia, una reazione alla grave crisi ambientale nella quale ci troviamo, con lo scopo di mitigare gli impatti ambientali connessi all’edilizia, alla costruzione e all’uso degli edifici.

Quali sono gli obiettivi dell’edilizia ecologica?

Eccone alcuni:

  • valutare seriamente i fabbisogni e usare razionalmente il territorio
  • progettare in rapporto al clima locale e sfruttare l’energia solare
  • ridurre i consumi di energia non rinnovabile e usare fonti energetiche rinnovabili
  • non causare emissioni dannose
  • ridurre gli sprechi di acqua potabile e garantire uno smaltimento sicuro delle acque reflue
  • costruire edifici di più alta qualità, durevoli, salubri e sicuri anche in caso di incendi e calamità naturali
  • non mettere in pericolo la salute dei lavoratori e degli abitanti
  • utilizzare materiali ottenuti da materie prime rigenerabili, locali e riciclabili
  • gestire ecologicamente i rifiuti da cantiere
  • rispettare la vegetazione, la fauna, il paesaggio l’ambiente

 

Nello specifico, questi obiettivi possono essere applicati a tutto il ciclo di vita dell’edificio; si parla di “ciclo di vita” e non “applicazione” o “scelta” di un determinato materiale in quanto è fondamentale che gli operatori del settore – progettisti, imprese o applicatori – siano consapevoli del peso, anche ambientale, delle loro scelte.

In ogni fase della progettazione, ci ispiriamo al principio della terza pelle. La nostra casa è la nostra terza pelle e ha la funzione di separare lo spazio interno da quello esterno, ma anche di metterli in comunicazione e di favorire l’interscambio. Per questo conviene puntare su materiali con caratteristiche di porosità, igroscopicità e traspirabilità, che agiscono beneficamente sul clima interno.

Materiali ecosostenibili.

Ancora una volta, ci viene in aiuto l’edilizia bioecologica, che ci indica alcuni criteri di scelta dei materiali ecosostenibili e normalmente usati nella bioarchitettura

  • materiali di origine naturale e provenienti da fonti rinnovabili
  • materiali con un ridotto impatto ambientale nell’intero ciclo di vita (LCA)
  • materiali per la cui composizione e produzione non siano utilizzate sostanze tossiche, nocive e/o inquinanti
  • materiali che in fase di messa in opera, utilizzo e dismissione non rilascino sostanze tossiche nocive e/o inquinanti
  • materiali con caratteristiche tecniche e funzionali idonee e compatibili con i requisiti della biologia delle costruzioni
  • materiali certificati con marchio di qualità e/o ecocompatibilità

 

Non tutti i materiali naturali sono sia ecologici che ecosostenibili, è utile verificarne la provenienza, (prodotti a Km 0), il dispendio energetico relativo alla produzione, trasporto e dismissione. Tutti i materiali hanno un impatto ambientale, la bioedilizia cerca di usare quelli che abbiano un minore impatto durante tutto il loro ciclo di vita, dall’ottenimento della materia prima fino allo smaltimento. Tale impatto non dipende solo dalla natura dei materiali, ma anche dall’adeguatezza e dalla correttezza con la quale sono impiegati. E l’impatto ambientale include anche gli effetti sulla salute di chi lavora e abita gli edifici. Per ogni scelta occorrono molteplici informazioni e reperire informazioni affidabili non è sempre facile. I prodotti edili sono corredati da schede tecniche, schede di prodotto e schede di sicurezza che devono essere lette e comprese, anche se spesso non contengono informazioni effettive sugli impatti ambientali. ZeroLab si impegna nella ricerca e nella scelta di materiali ecosotenibili con il minore impatto ambientale e vi assisterà nella progettazione dei vostri ambienti domestici e lavorativi. L’eredità più duratura che la nostra generazione può lasciare alla prossima non è semplicemente un migliore patrimonio edilizio, ma una nuova etica del costruire, che riconosca l’intenso rapporto esistente tra ambiente costruito e ambiente naturale.

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