Verifica RADON per utilizzo interrati: procedure e soluzione


ANALISI CONCENTRAZIONE GAS RADON

COME RICHIESTO DALLA L.R. LOMBARDIA N. 7/2017 ART. 3 COMMA 3

RECUPERO DEI VANI E LOCALI SEMINTERRATI ESISTENTI

La Regione Lombardia ha emesso un Decreto che prevede la possibilità di recuperare i seminterrati a fini abitativi, al fine di ridurre l’utilizzo del suolo. Per poter avere l’autorizzazione all’abitabilità, è fondamentale ed obbligatorio fare un’analisi sulla presenza del gas radon, al fine di potervi soggiornare in modo sicuro o eventualmente intraprendere delle soluzioni di mitigazione.

INQUADRAMENTO NORMATIVO

Il riferimento normativo in Regione Lombardia è il Decreto 12678/2011 con oggetto LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DELLE ESPOSIZIONI AL GAS RADON IN AMBIENTI INDOOR, e l’aggiornamento “RADON IN LOMBARDIA” Report di Aggiornamento Adozione Linee Guida Regionali Anno 2018 ai quali si fa espresso riferimento. Diversi sono i documenti e le raccomandazioni prodotte dagli organismi internazionali, quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’International Commission for Radiological Protection (ICRP) che forniscono indicazioni, metodologie e livelli di riferimento per affrontare la problematica del radon, sia per esposizioni residenziali che lavorative. Un riferimento importante in Europa è costituito dalla raccomandazione della Comunità Europea 90/143/Euratom, che indica il valore di concentrazione in aria oltre cui intraprendere azioni di risanamento per le abitazioni esistenti – pari a 400 Bq/m3 – e l’obiettivo a cui tendere per le nuove edificazioni pari a 200 Bq/m3.

CONCENTRAZIONI

Attualmente è in discussione a livello europeo una revisione della direttiva citata (2010_02_24_draft_euratom_basic_safety_standards_directive) che, al momento, indica quali livelli di concentrazione di radon in ambienti chiusi da considerare:

200 Bq /m3 per le nuove abitazione e i nuovi edifici con accesso di pubblico;

300 Bq /m3 per le abitazioni esistenti;

300 Bq/ m3 per edifici esistenti con accesso di pubblico, tenuto conto che nel periodo di permanenza la media dell’esposizione non deve superare i 1000 Bq /m3.

Le misure di concentrazione di radon in aria indoor sono essenziali per valutare l’esposizione delle persone che frequentano o abitano i locali. Le tipologie disponibili sono i rivelatori a tracce, gli elettreti, i rivelatori a carbone attivo, i rivelatori ad integrazione elettronica e il monitor in continuo che si differenziano per il tipo di informazione fornita. Alcuni rivelatori misurano la concentrazione media di radon del periodo misurato, altri permettono di monitorare l’andamento temporale della concentrazione di radon, in genere su tempi più limitati.

TIPOLOGIE DI VERIFICHE

Una distinzione tra le tipologie si basa sulla durata della misurazione: si definiscono short term, cioè a breve termine, le rilevazioni che effettuano misure di qualche giorno e long term quelle su lungo periodo (almeno qualche mese). Le misure short-term sono adatte a dare una prima e immediata indicazione sulla concentrazione di gas presente in un ambiente, con il limite che tale concentrazione si riferisce al solo periodo di effettuazione della misura e quindi fortemente influenzata dai numerosi parametri, soprattutto meteorologici e stagionali. Si dovrebbe infatti evitare di eseguire misure di questo tipo in condizioni particolari (per es. in presenza di forte vento, piogge intense e prolungate, ghiaccio…). Questo tipo di misurazione deve comunque essere eseguita generalmente in condizioni peggiorative, con riduzione di ricambi d’aria e degli accessi ai locali, in modo da consentire la rilevazione delle concentrazioni massime presenti. Le misure short-term sono utili quando si vuole conoscere l’efficacia di interventi di mitigazione con misure ex ante ed ex post e quelle effettuate con monitor in continuo sono utilmente impiegate per fornire informazioni quantitative e di efficacia sulle variazioni temporali delle concentrazioni di radon in un ambiente quando siano stati attivati sistemi di ricambio d’aria che necessitano di temporizzazione.

DESCRIZIONE DELLA PROCEDURA

Tra le varie soluzioni, è possibile seguire l’art. 3 della Legge Regionale 10 marzo 2017, n. 7 “Recupero dei vani e locali seminterrati esistenti” e procedere con il seguente sistema:

Analisi del progetto di Recupero vani e locali seminterrati

Valutazione della migliore posizione per l’effettuazione della misurazione (generalmente in condizioni peggiorative)

Avvio della misurazione

Rilievo fotografico

Analisi dei dati rilevati

Redazione Report Tecnico

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